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Bedda Matri 'a Catina
Il
culto di Maria SS. della Catena si diffuse a
seguito di un evento miracoloso accaduto a
Palermo nel 1392.
Mentre tre uomini condannati a morte
ingiustamente erano condotti verso le forche
poste sopra la piazza della Marina si scatenò un
uragano; il popolo fuggì e le guardie coi tre
condannati si rifugiarono nella chiesetta
chiamata Santa Maria del Porto, dove passarono la
notte poiché la bufera non finiva.
Durante la notte i prigionieri, che erano stati
incatenati, mentre le guardie dormivano,
guardando l'immagine della Madonna la pregarono
di liberarli.
La Madonna, esaudendo le loro preghiere, fece
cadere le catene ed essi fuggirono.
Nel
quartiere dell'Immacolata, nell'attuale via
Turati, intorno al 1604 fu edificata una chiesa
dedicata a Maria SS. della Catena (forse sulle
rovine di una chiesa costruita al tempo della
dominazione normanna), a cui fu concesso il
privilegio vescovile di portare in processione la
statua della titolare.
Da tempo questa chiesa è chiusa al culto e viene
utilizzata come deposito della Chiesa Madre.
La Madonna della Catena veniva invocata per la
liberazione dei prigionieri e degli schiavi ed in
seguito per essere liberati (scazzarati)
da affanni e dolori e durante il parto.
In questa pagina è riportato il testo del canto
Bedda Matri 'a Catina,
composto nel 2007.
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