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In
questa pagina è riportato il testo del canto Bedda
Matri rô Spàsimu,
composto nel 2008.
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Bedda Matri rô
Spàsimu
Fulvio
Stanganelli (can. Raffaele Fiaccavento) nel suo
libro "VICENDE STORICHE DI COMISO",
riporta quanto scrive nel LEXICON SICULUM (1757)
l'abate Vito Amico (1697-1762) :
"... Probabilmente fu nel 1591 che essa
chiesa
(dell'Annunziata) era completata...
...il suo frontone, molto
ben decorato, insieme alla torre campanaria e all'interno,
tutto luccicante d'oro e ricco di ben 21 altari..."
Tra i 21 altari ce n'era uno dedicato alla Madonna
dello Spasimo (spasimo =
dolore intenso, forte).
Il
culto alla Madonna dello Spasimo era un tempo
diffuso nella contea di Modica, così come in
tutta la Sicilia.
A Palermo nel 1509 fu iniziata la costruzione (mai ultimata) della Chiesa Santa
Maria dello Spasimo per iniziativa del giureconsulto Giacomo Basilico,
molto devoto alla Madonna che soffre ("spasima")
dinanzi al Cristo in croce.
Inoltre Giacomo Basilico nel 1516 commissionò al
pittore Raffaello Sanzio, un dipinto che
rappresentasse l'acuto dolore della Madonna alla
vista delle grandi sofferenze di Cristo caduto
sulla via del Calvario sotto il peso della croce
(immmagine a lato).
Intorno al
1500 a Ragusa Ibla fu dedicata una chiesa alla Madonna
dello Spasimo (3ª immagine ), nella quale si trovava
un gruppo statuario in legno, raffigurante la
Madonna con sulle ginocchia il figlio Gesù morto.
Non si può escludere che nella nostra prima
Chiesa dell'Annunziata ci fosse un analogo gruppo
statuario, che, danneggiato dal terremoto del
1693 assieme a tutta la chiesa, fu sostituito
nell'attuale chiesa dalla statua della Madonna
dei sette dolori, realizzata in cartapesta
da Sebastiano Alessi nel 1751 (1ª immagine della
pagina).
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